Per poter affrontare in modo serio e costruttivo un discorso sul settore turistico legato all’enogastronomia è necessario porsi la domanda di chi sia il destinatario finale di questi servizi e del perchè quest’ultimo possa essere attratto da una proposta turistica di questo genere.
Bisogna , dunque analizzare a 360 gradi ciò che circonda e influenza l’uomo moderno. Ciò che lo indirizza nella scelta e come il tipo di società che lo circonda influenzi il suo modo di vivere e di conseguenza pensare. Questo è effettivamente un discorso molto ampio da affrontarsi in un blog ma è imprescindibile per chi voglia davvero capire in modo chiaro come costruire un’offerta turistica enogastronomica che sia attrattiva per l’uomo moderno.
Il settore turistico come tanti altri settori economici è stato investito dal fenomeno della crisi che, come sappiamo, ultimamente non solo non risparmia il profilo economico ma nemmeno quello politico e finanziario. A dispetto di tutto ciò un dato curioso è che sta invece crescendo la domanda di turismo enogastronomico. Per questo è importante capire questo fenomeno per costruire progetti turistici adeguati alla domanda.
Internet e i nuovi strumenti di comunicazione hanno contribuito a strutturare un modello di turista maggiormente informato che rifugge pacchetti turistici preconfezionati e necessità sempre più di servizi atti a soddisfare i propri peculiari bisogni. Assistiamo, dunque, ad una netta contapposizione fra il passato con le sue proposte atte a soddisfare un turismo “di massa” e il presente dove troviamo un turista creativo che insegue bisogni e passioni personali che non ha bisogno di rassicuranti pacchetti tutto compreso ma è alla ricerca di autenticità e avventura.
L’uomo moderno è infatti abituato a fluttuare nell’insicurezza sociale data dai contratti a tempo indeterminato, dal disgregamento della famiglia e dall’affievolimento della morale e non è più quell’uomo che lavorava in fabbrica e aveva dei compiti precisi da svolgere ogni giorno e che nonostante cercasse relax e riposo ricadeva inesorabilmente in quel sistema di compiti da svolgere anche in vacanza tramite l’acquisto di pacchetti tutto compreso da intendersi come liste di ” cose da fare” e di cose che ” devono essere viste” in tempistiche prestabilite. Il consumatore- turista moderno è un soggetto che non riveste più una posizione precisa e determinata nella società data la precarietà dei rapporti di lavoro e di quelli familiari ma è un soggetto che ogni giorno sceglie come comportarsi e rischia l’insuccesso pagando così le conseguenze di queste scelte.
L’identità oggi deve essere costruita ogni giorno, momento per momento in un tempo puntinista come direbbe Bauman. Questo soggetto parte, dunque, non per svagarsi , per vedere o conoscere ma per autodefinirsi attraverso il tipo di vacanza che sceglie e conduce.
Questo nuovo tipo di turista andrà , dunque, alla scoperta di nuove e diverse attrattive turistiche attraverso percorsi individuali alla ricerca di autenticità e reali peculiarità territoriali. si impone dunque la necessità di mettere a sistema l’intero territorio per accogliere questo nuovo tipo di turista.
L’enoturista è ,dunque, espressione di questo tipo di turismo, è un soggetto che percorre il territorio con l’intento di soddisfare una passione , un interesse personale. Studi di settore hanno tracciato un identikit di questo turista. Si tratterebbe di un soggetto fra i 30 e i 50 anni che ha una buona cultura e per il quale riveste una grande importanta poter svolgere una vacanza autentica sia sotto il profilo geografico che in relazione a quanto consuma in loco. Per lui, o per lei, sono valori importanti la filiera corta e la sua tracciabilità, il rapporto diretto fra produttore e consumatore, il legame fra il territorio e quanto consuma.
Moderne teorie sociologiche ritengono che non ogni volta che all’interno della nostra società un consumatore acquista qualcosa sta effettuando una scelta responsabile in perfetto equilibrio di utilità qualità e prezzo ma molto spesso si sta autodefinendo tramite il suo acquisto anzi per dirla meglio: tramite la sua scelta d’acquisto. Lo muovono la ricerca del proprio piacere, di divertimento, di identità, di autenticità. Una vacanza sarà tanto più piacevole quanto verrà avvertita come autentica. Questo consumatore oggi tramite i social e la rete internet oggi diventa capace , dunque di indirizzare la proposta turistica e non soggiace più alle scelte effettuate per lui dai tour operetors. si registra , inoltre, anche una svolta etica nelle scelte individuali. Una scelta che preserva l’ambiente, consuma cibo biologico, è attenta al riciclo e al turismo sostenibile. Ecco che il turismo enogastronomico rappresenta la summa di tutto ciò poichè trae autenticità dal territorio, favorisce l’agricoltura anche nei settori del biologico e del biodinamico, è esperienza pura, unisce arte, storia e cultura, fattorie didattiche, visite in cantina, visite ai caseifici ,peculiarità geografiche, clima, abitanti, consuetudini, profumi, in poche parole offre un’esperienza autentica e completa.
Partendo da questa analisi, dunque, un progetto turistico attrattivo ed attuale dovrà dare al turista degli spunti per una scelta individuale e dovrà comunicare l’intero territorio in quanto nelle peculiarità individuali risulta essere potenzialmente interamente attrattivo. Questa comunicazione non dovrà sostanziarsi in una mera elencazione di ciò che viene offerto bensì dovrà tendere a toccare la sfera emotiva del potenziale turista.